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atto terzo. | 91 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Gozzi - Le fiabe. 1, 1884.djvu{{padleft:313|3|0]]
Jen. (da se) Ogni parola mi spaventa, e parmi
D’aver Norando in faccia, di vederlo,
D’un freddo sasso rimaner. Si pensi
A salvar il fratello. Ogni discorso
Si fugga di cimento, (alto) Pantalone,
So che nella mia dura circostanza
Tutti mi son nimici, e che voi solo
M’amate ancora. Io giuro al Cielo, e a voi,
Ch’amo il fratello mio più che me stesso.
Che in Armilla amo una cognata solo,
Che non potei non far quant’oggi ho fatto.
Di più non dico. L’onor mio, la fama
All’amor vostro, e l’innocenza mia
Raccomando, e vi lascio, (a parte) Un mezzo
il Cielo
Par che m’ispiri. O salverò il fratello,
O per suo amor perderò anch’io la vita. (in
atto di partire).
Jen. (con sussiego) Io vel comando. Rimanete.
Addio, (entra)