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102 | il corvo. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Gozzi - Le fiabe. 1, 1884.djvu{{padleft:324|3|0]]
L’aere ammorba, e il respirar m’opprime?
Questo è l’alito certo di quel mostro
Infernal minacciato, che s’appressa.
(attonito) Eccolo entrar da questa loggia. Oh vista
Spaventevole ed atra! Giusto Cielo,
Che tutto scorgi e degli oppressi hai cura.
Dà forza a questa spada, a questo braccio,
A questo cor, che a’ tuoi voleri è servo, (pianta
la fiaccola)
(uscirà un grande e spaventoso dragone, che vo-
miterà qualche fiamma. Jennaro lo assalirà)
Alla tua ingorda canna, orrido verme.
Vittima sarò prima.
(seguirà combattimento con vari giri violenti per
la scena. I colpi di Jennaro saranno inutili.
Il mostro s’anderà avvicinando alla porta
dirimpetto. Jennaro anderà rinculando verso
quella per difenderla)
O me infelice!
D’adamante o di porfido ha le scaglie
Questo crudo animai (darà altri colpi) Fratello,
oh Dio!
Mal ti difendo.
(il mostro spingerà Jennaro da una parte, s’av-
vicinerà alla porlta)
Questo a voi consacro
Ultimo colpo disperato, o Numi.
(alzerà la spada a due mani, darà un colpo
grandissimo ferendo il mostro, e tagliando
a un tratto la porta, clic si spalancherà. Il