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atto quarto. | 109 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Gozzi - Le fiabe. 1, 1884.djvu{{padleft:331|3|0]]
La tua innocenza. Statua diverrai.
Nè per morir, nè per cangiarti in marmo,
Saper dèi tu ciò, che di tuo fratello
Esser deve, e d’Armilla... di mia figlia,
Del caro sangue mio... Ma così vuole
Il destin; così voglio. (in atto di partire)
Jen. (supplichevole) Ah crudo, ascolta...
Nor. No, non t’ascolto. A rapir donne impara.
(entra prodigiosamente per le pareti che si ristabiliscono)
Jen. (disperato) Tu ciel, tu ciel, tu ciel, che tutto
intendi,
Che giusto sei, soccorrimi. A le solo
Posso chieder pietà. Pietà ti chiedo. (piange)
SCENA SETTIMA.
Pantalone e Jennaro.