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226 Turandot

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  Bella, quanto crudel, quì nella China
  È cagion di barbarie, e lutti, e lagrime?
Cal. Io ben tra Carazani alcune fole
  Udia narrar. Diceasi anzi, che ’l figlio
  Del Re Cheicobad in strana forma
  Perito era in Pechino, e che la guerra
  Con Altoum per questo si facea.
  Ma ’l volgo ignaro inventa, e negli arcani
  Volendo entrar de’ gabinetti, narra
  Facete cose, e chi ha buon senno, ride.
  Dì pur, Barach.
Bar. D'Altoum Can la figlia,
  Turandot, in bellezza inimitabile
  Da pennello il più industre, di profonda
  Perspicacia di mente, di cui vanno
  Molti ritratti per le Corti in giro,
  È d’animo sì truce, ed è sì avversa
  Al sesso mascolin, che invan fu chiesta
  Da gran Monarchi in sposa.
Cal. Ecco l’antica
  Fiaba, che udii tra Carazani, e risi.
  Dì pur, Barach.
Bar. Fiabe non sono. Il Padre
  Volle più volte maritarla, ch’ella
  Erede è dell'Impero, e volle darle
  Sposo di real stirpe, atto al governo.
  Ricusò quell’indomita superba;
  E ’l padre suo, ch’estremamente l’ama,
  Non ebbe cor di maritarla a forza.
  Spesso avea guerre per cagion di lei.

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