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  Enigmi della cruda, e esposti invano
  Vi lasciaron la vita.
Cal. (sorpreso) Oh atroce vista!
  Come può darsi tal sciocchezza in uomo
  D’espor la testa per aver consorte
  Sì barbara fanciulla?
Bar. Ma, non dite
  Questo, Calaf. Chiunque il suo ritratto,
  Che gira intorno, vede, una tal forza
  Sente nel cor, che per l’originale
  Cieco alla morte corre.
Cal. Un qualche folle.
Bar. No, no, qualunque saggio. Oggi ’l concorso
  In Pechino è, perchè si tronca il capo
  Di Samarcanda al Principe, il più bello,
  Il più saggio, e gentile giovinetto,
  Che la città vedesse. Altoum piange
  Della giurata legge, e l’inumana
  Si pavoneggia, e gode, (si mette in ascolto.
  Odesi un suono lugubre d’un tamburo scordato)
  Udite! udite!
  Questo suono lugubre è ’l mesto segno,
  Che ’l colpo segue. Io di Pechino uscito
  Sono per non vederlo.
Cal. Tu mi narri
  Strane cose, Barach. Ed è possibile.
  Che da natura uscita una tal donna
  Sia, com'è Turandotte? Sì incapace
  D’innamorarsi, e di pietà sì ignuda?
Bar. Ha mia consorte una sua figlia, serva

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