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  E ’l carnefice vostro. Vi trattenga
  Sicurezza di morte. È già impossibile
  Discior gli enigmi della crudel donna.
  Il caro capo vostro orrido in vista
  Di spettacolo agli altri invano arditi
  Presso a quello diman sarà confitto. (piange)
Cal. (verso al teschio) Sventurato garzon, qual forza estrema
  Vuol, ch’io ti sia compagno? Odi, Barach;
  Morto già mi piangesti, a che più piangere?
  Vado ad espormi. Tu non palesare
  Il nome mio a nessun. Fors'è il Ciel sazio
  Di mie sventure, e vuol farmi felice,
  Perch’io sollevi i genitor meschini.
  S’io disciolgo gli enigmi, a tanto amore
  Ti sarò grato. Addio. (vuol partire, Barach lo trattiene)
Bar. No certamente...
  Per pietà... caro figlio... oh Dio...! Consorte,
  Vieni... m’assisti... questa a me diletta
  Persona espor si vuole a scior gli enigmi
  Di Turandot crudele.


SCENA QUARTA

Schirina e detti.

Sch. Oimè! che sento!
  Non siete voi l’ospite mio? Chi guida
  Questo affabile oggetto in braccio a morte?

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