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278 Turandot

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Tim. Deh dì; che arcano è questo?
Bar. (agitato) Fuggiam da queste soglie, e di Pechino
  Fuggiamo tosto. (guarda dentro)
  Ohimè! non è più tempo...
  Gli Eunuchi della cruda Turandot...
  (a Schirina) Ingrata... ingrata, folle... Io più non deggio
  Fuggir. Tu fuggi, e questo miserabile
  Salva teco, e nascondi.
Tim. Ma mi narra...
Bar. (basso a Timur) Chiudete il labbro. Il nome vostro mai
  Dalla bocca non v’esca. Tu, mia sposa,
  (con fretta) Se de’ tuoi benefizi, ch’io sia grato...
  Se del mal, che facesti, alcun rimedio
  Desideri di oppor, non nel tuo albergo,
  Ma in altro asilo celati, e quel vecchio
  Teco celato tien, sin che passata
  Sia la metà del nuovo giorno.
Sch. Sposo...
Tim. Con noi vieni. Perchè?...
Bar. Non replicate.
  Di me si cerca, io fui scoperto. Andate.
  Io devo rimaner. Tu non tardare, (guarda dentro)
  Ite a celarvi tosto... m’ubbidite.
Tim. Ma perchè mai non puoi?...
Bar. (inquìeto) Oh Dio! che pena! (guarda dentro)
Sch. Dimmi, in che feci error!

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