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atto quarto 309

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  Se tu non credi, il torto, che mi fai,
  Men mi dorrà, che ’l mal, che a te sovrasta. (piange)
Cal. Dunque in mezzo a’ soldati d’un Monarca,
  Posti per mia salvezza, io son tradito!
  Ah, ben mel disse quel ministro infame,
  Che interesse e timor spezza ogni fede.
  Vita, più non ti curo. Invan si tenta
  Fuggir da cruda stella, che persegue.
  Barbara Turandot, in questa forma
  Paghi un amante fuor di sè medesmo,
  Che s’abbassa, si sforza, e l’impossibile
  Vince in se stesso ad appagar tue brame? (furioso)
  Vita, più non ti curo. Invan si tenta
  Fuggir da cruda stella, che persegue.
Adel. Ignoto, di fuggir tua cruda stella
  T’apre Adelma una via. Sappi, un tesoro
  Giusta compassion m’indusse a spendere
  Per corromper le guardie. Io cerco trarre
  Te dalla morte, e me dalle catene.
  Là nel mio Regno in sotterraneo loco
  Altro immenso tesoro sta nascosto.
  Congiunta son di sangue, e d’amistate
  Ad Alinguere, Imperator di Berlas.
  Quì tra le guardie un numero è già pronto
  Per scorta mia. Destrier parati sono.
  Fuggiam da queste sozze orride mura
  In odio ai Dei. Forze avrò in campo, ed armi,
  Unite a quelle d’Alinguer, di Berlas,

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