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XXIV.
Esso eccitando i tremuli starnuti,
  Forse non troverà chi non soggiunga:
  Viva! Una bella sposa! Iddio l’ajuti!
  Salute, borsa piena e vita lunga!
  Felicità e zecchini! Un figliuol maschio!...
  A dispetto di quelli che ci hann’aschio.

XXV.
Ci narra il Padre Niccolò Godegno6
  Predicatore nella Cafrerìa,
  Frate di garbo, e veramente degno,
  Incapace di dire una bugìa,
  Ch’essendo a Corte in Medrogàn un dì,7
  Quel Re graziosamente starnutì.

XXVI.
«Viva il nostro buon Re Benomorapa!»
  Tosto un grido echeggiò di stanza in stanza;
  quindi Benomorapa!... rapa!... rapa!
  S’udìa confusamente in lontananza;
  E dalla Corte al popolo minuto
  Passò l’annunzio del réal starnuto.

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