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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Guida d'Udine.djvu{{padleft:22|3|0]]ficarla. La sala del Consiglio era destinata a diventar famosa dovendo il palco esser eseguito da Paolo Veronese invitatovi con decreto dei deputati[1]. Infatti anche ai dì nostri si mira vedova d’ogni pittura, e solo appar compiuta l’opera dal canto dei falegnami. Qui si serbano le portelle dell’antico organo di Pellegrino da san Daniele, con istile grandiosissimo la consecrazione rappresentanti di sant’Ermagora, e i quattro dottori della chiesa[2]. Vi sono ancora di maniera non ispregievole molti ritratti dei luogotenenti, e vi si vagheggia il quadro raro e conservatissimo del Bellunello da san Vito, che raffigura Gesù crocefisso[3]. Havvene uno di stile palmesco di Fulvio Griffoni, dove espresse il miracoloso piovere della manna, ed altro dell’Amalteo fatto già vecchio, che meriterebbe per provvedere alla maggior gloria dell’autore, di essere tenuto nascosto al guardo d’ognuno. Sopra una delle porte stassi il busto del capitano Daniele Antonini morto sul campo, scolpito dal Paliario[4]. Nella sala contigua trovansi molti Secanti, ivi ricovrati dal castello, ed un finito e studiato Palma il giovine, che figura la Vergine e san Marco. Nell’ingresso delle altre stanze, dove risiedevano i deputati, vi erano due vescovi di antico autore, e di Secante Secanti il ritratto del cancelliere Fiducio, a cui vivo ancora, con nuovo genere di ricompensa, fu dalla gratitudine de’ concittadini suoi

  1. Storia 282.
  2. Idem. 180.
  3. Idem. 168.
  4. Idem. 161. Sotto questo busto vi ha la sua iscrizione, la quale è riportata da Palladio nell’opera della Patria del Friuli, ed anche da Capodagli. Udine illustrata. In Udine 1665.
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