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D’UDINE 27

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Guida d'Udine.djvu{{padleft:31|3|0]]di Babele. Al paro però di questa, restossi anch’esso imperfetto, non già per miracolo, ma semplicemente per mancanza di denari. Quindi in modo sconcio, ed informe coperto venne, e vi si fece il sito pei sacri bronzi. È perduta ogni traccia del come esso andar dovesse a finire, secondo la idea primitiva. Il perchè innominati moderni architetti rassegnarono un respettivo lor piano per terminarlo[1]. Le campane furono fuse nel mille e cinquecento da Antonio di Salò, e da Girardo da Martini Lorenese[2]; ma quelle, che attualmente suonano, riconoscono a fonditori, giusta l’iscrizione che lor gira attorno, Pietro e Bernardino Franchi udinesi.

LA PURITÀ

Il fonte battesimale del duomo sta nel vicino oratorio della Purità, eretta nuovamente, dove dianzi sorgeva un teatro[3]. II fonte suddetto è opera uni-

  1. Appeso ad una stanza municipale vedesi il campanile per intero disegnato, e appiedi vi è l’iscrizione seguente: Gio: Battista Calegari Luganese inventò e disegnò, anno 1792.
  2. Ex actis Civit. T. 9. pag. 38. 152.
  3. Sopra la porta vi ha l’iscrizione seguente:
    THEATRUM
    IN SCHOLAM PUELLIS
    DOCTRINA CHRISTIANA
    IMBUENDIS
    NOVISSIME MUTATUM
    AC PURITATI
    SANCTISSIMAE VIRGINIS
    MARIÆ
    DICATUM ANNO MDCCLVI.
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