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riconciliazione. 13

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— Con tutti coloro che situati molto in basso pretendono di sopravvanzare la gente civile a furia di chiassate; che poco o niente educati si danno dell’importanza; che pieni di debiti sfoderano gale come grandi signori, che... che...

— Oh questa è una requisitoria bella e buona contro gli spostati.

— Non posso soffrire! continuò Paolina. Io sono cresciuta lavorando, vestendo con una modestia che... non faccio per lagnarmi, ma il babbo non ha dato saggio di larghezza a mio riguardo! non ebbi un divertimento... e colei... — guardò il soffitto — colei suona tutto il dì, sciupa in casa abiti di valore, girovaga qua e là nei teatri, nelle feste! — parlo di Cecilia Rigotti; concluse grave, un po’ ansante, ma col cuore più sollevato.

E guardò in viso l’avvocato per iscoprirvi l’impressione prodotta dal nome della vicina.

— Ti dànno noia queste cose? ma io non le osservo, o tutt’al più le deploro; disse l’avvocato, intento a puntare un fiore fra le treccie

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