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riconciliazione. 135

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— Per esempio, Paolina, tu che mi parli di morte e credi superstiziosamente che la si inviti a venire con un contratto di assicurazione su la vita, ascolta queste righe che, meglio di quanto ti posso dire io stesso, ti persuaderanno: «.... Non è senza interesse notare che chi entra nel consorzio degli assicurati della Reale Compagnia è ben lungi dall’aver fatto un patto con una morte prematura. Tutt’altro! è entrato anzi per questo fatto in società con una classe di persone che dietro dati sicuri hanno una mortalità inferiore a quella generale dimostrata dalle statistiche.» Imperocchè, Paolina, continuò l’avvocato posando il libretto sulle ginocchia, sappi bene che la Reale Compagnia non fa contratti con gente ammalata! e colui che appartiene alla società è in conseguenza più che sicuro dell’ottimo stato della propria salute, avendo in questa polizza un certificato di buonissima costituzione. Ne sei persuasa, Paolina?

— Giacchè tu lo dici, sì! ma ti amo tanto!

— Cara Paolina! e temi d’un triste augurio?

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