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riconciliazione. 39

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Il dottore, punto dallo scherzo, rovesciò indietro la testa ridendo con istizza.

— Bravo, bravo! almeno siete un abile confortatore. Tonino ha sedici anni, nè mi mancherebbe che questa di vedermelo in casa ammogliato a diciotto. Cospetto! per allevare una nidiata di topicini, per spendere tre volte il doppio d’adesso... ah, scusate, Zaeli, non avete risorse che mi vadano a genio.

L’avvocato sorrise e, chinando un po’ gli occhi con fina ed onesta intenzione di celia, disse fingendo imbarazzo:

— Prenda moglie lei, dottore!

Poi levò gli occhi meravigliato di non udire uno scoppio.

Niente affatto! il dottor Grim*** guardava il pavimento, giocolava con la catena dell’orologio e batteva leggermente la punta dello stivale contro il bastone che si teneva fra le ginocchia.

— Come, pensò Zaeli; non monta in furia a questo consiglio? e cominciò a prender diletto alla conversazione.

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