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52 | tommasina guidi. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Guidi - Riconciliazione, 1897.djvu{{padleft:52|3|0]]pareva in attesa di una parola, di un ordine, sua moglie ad occhi bassi, visibilmente agitata non si risolveva a salutarlo.
— A rivederci, Paolina,
— Zaeli!
— Hai comandi per la città?
— Nessuno.
— A rivederci dunque.
— Zaeli!
— Ebbene?
Essa si sollevò sulla punta dei piedi, accostando la bocca all’orecchio dell’avvocato.
— Non accompagnare nessuno, mormorò piano.
— Neppure il servitorello che ho accaparrato per tenere pulito il giardino?
— Non far le viste di non comprendermi.
— Neppure Tonino?...
— Ma tu sei insopportabile!
— Ho capito, ho capito, non andare in collera, Paolina. Oh guai!... addio.
La baciò, giunse al cancelletto dei giardini pubblici, e si rivolse a guardarla. Paolina aveva agli occhi il fazzoletto.