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16 il ghetto di firenze

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Guido Carocci, Il ghetto di Firenze.djvu{{padleft:18|3|0]]più illustri per nobiltà e altezza di lignaggio, più potenti per ricchezza di possessi o per importanza di mercatura, più autorevoli per numero di aderenze o per eccellenza di uomini, avevano palagi, torri, logge, coni, in questa località che formò il primo nucleo della città.

Talune di queste famiglie erano discese da Fiesole ab antiquo, altre, abbandonati i turriti e cupi manieri sparsi sulle vette de’ monti del contado, s’erano condotte a Firenze per dividere cogli antichi abitatori e diritti e doveri.

Così da Fiesole vennero qui presso ad abitare e nel recinto che illustriamo ebbero delle case loro, gli Arrigucci padroni e difensori fin da’ secoli più lontani del vescovado di Fiesole che a loro pagava un annuo censo: da Fiesole vennero pure i Filitieri che si dissero dipoi Catellini aggiungendo al cognome il nome del più importante dei loro castelli, Castiglione, che sorge alle pendici di Monte Morello. Dai gioghi del Casentino e della Romagna dov’ebbero signoria feudale, dove possedettero innumerevoli castelli, scesero gli Ubaldini ed alcune delle case loro eressero lì da S. Maria in Campidoglio accanto ai palagi

sontuosi, alle torri dei Brunelleschi, antichissimi abitatori di Firenze e signori del castello della Petraja. Palagi di mirabile ricchezza, torri, case,

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