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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Guido Carocci, Il ghetto di Firenze.djvu{{padleft:52|3|0]]scato, località oggi in gran parte occupata dalla Piazza della Fonte.

Diversi altri vicoletti passavano tra le fabbriche e mettevano in comunicazione le stradelle già rammentate; ma non avevano un nome speciale o di questi nomi non è giunto fino a noi il ricordo.

Ed ora, entriamo in Ghetto dalla Volta che stava sotto alle antiche case dei Filitieri ed entriamo sulla Piazza della Fraternità.

Essa ha un aspetto moderno come il nome che le fu dato all’epoca della emancipazione degli israeliti. Fu difatti ampliata per dar aria è luce a questo quartiere, quando gl’israeliti che vi abitavano ne fecero ripetute istanze. Parte della Piazza comprendeva l’antica Piazza del Chiasso e delle antiche e solide fabbriche che la fiancheggiavano si vedono ancora gli avanzi consistenti in grandiosi archi a bozze esistenti al pianterreno di uno stabile.

Attorno alla piazza sorgevano le case dei Pecori, dei Filitieri Da Castiglione, dei Della Tosa e di altre famiglie di minore importanza.

A destra di chi entra sulla Piazza, è il Cortile de’ Bagni formato da un tratto rinchiuso del Vicolo del Piovano, così chiamato dalle case appartenenti certo ad una delle Pievi dei dintorni di Firenze,

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