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LEOnardo Crasso mio doctor verendo
  prelato exculto in l’arte liberale
  et in ogni virtù egregia a quel comprendo.
Merita laude summa et immortale
  per la impensa e provincia ch’egli ha tolta
  per farne copia d’un compendio tale.
Terso lector adunque ascolta ascolta
  gli somnii di Poliphilo narrante
  dal ciel demissi cum dolceza molta.
Non perderai el tempo stravagante
  anci iubilerai de haver udito
  l’opra di varie cose exuberante.
Se tu tetrico sprezi el novo invito
  erotico la serie ben disposta
  non disprezar, chol bel stilo exquisito.
Se ’l sermon grave e scientia ben composta
  non ti gustasse guarda le figure,
  vetuste in geometria che poco costa.
Le molte note cum le lor misure
  servate apresso el Nilo dagli Egypti
  le pyramide antiche sepulture.
Cum gli obelischi in cima a quelle ritti
  le therme e bagni e statue de colossi
  che chi le mira ne riman sconfitti.
Qui sum diverse base et archi grossi
  varie colonne a quei proportionati
  a capitelli e trabe che le possi
Et le corone cum gli sui quadrati
  le symmetrie, li zophori epistelli
  che li superbi tecti ne ha monstrati.
Quivi vederai pallaci culti e belli
  de re e signori e li nymphali fonti
  e li conviti condecenti a quelli.
Ivi vedrai diversi schachi azunti
  in gioco de latroni et acti humani
  in laberyntho e tenebre congiunti.
Qui lezerai de triplici e non vani
  gesti, et la maiestà del gran Tonante
  in le tre porte e sui consigli sani.
Chi fusse Polia bella e triumphante
  indi vedrai de Iove gli caelesti

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