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I Nibelunghi | 65 |
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Ma dovea rimanersi di Gunthero
Prigioniero alla terra. A ciò la mano
Di Sifrido gagliardo avealo astretto.
Di comune consiglio essi la pugna
480Così lasciâr. Forati caschi ed ampi
Scudi in mano recâr; tinta di sangue
De’ Burgundi pei colpi avean quell’armi,
Quante si rivenian. Ma quale ei vollero,
Fêr captivo i Burgundi; elli ne aveano
485Ampio poter. Via carreggiar frattanto
Ed Hàgene e Gernòt, gli eroi valenti,
Feano i trafitti; ei trassero sul Reno
A cinquecento i valorosi in ceppi.
Ma i vinti eroi tornaron cavalcando
490In Danimarca. I Sassoni guerrieri
Già non avean con tal valor pugnato,
Che altri lodarli anche potesse. Ai forti
Grave duol fu cotesto; ebbero intanto
Lagrime di dolor dai dolci amici
495I caduti campioni. Al Reno indietro
Fean riportar da’ lor valletti l’armi
Di Borgogna gli eroi, quali Sifrido
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