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66 | I Nibelunghi |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu{{padleft:137|3|0]]
Gagliardo e forte conquistate avea
Co’ suoi compagni valorosi, oprando
500Cose leggiadre inver. Ciò ben fu d’uopo
Che di Gunthero ogni uom là confessasse.
A Worms prence Gernòt altri invïava,
Indicea di ridir nella sua terra
Ai dolci amici qual toccata a lui
505i Fosse e a’ compagni lieta sorte. Egregie
Opre davver! che avean gli eroi compiute
Per onore acquistar! Corsero intanto
Giovani messi, e i casi intravvenuti
Da lor fûr detti, e chi s’avea dapprima
510Doglia nel core, giubilò di gaudio
Per queste che lor vennero improvvise
Liete novelle. Molte inchieste ancora
Da nobili si fean donzelle intanto
Qual fosse degli croi del re possente
515Esito lieto. E vollesi pur anco
Un de’ messi a Kriemhilde innanzi addurre;
Ma in secreto si fè, chè apertamente
Ella già non osò, poi che del core
Il suo amico diletto era fra i prodi.