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I Nibelunghi | 89 |
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Del regno mio non voglia mai l’Eterno
210Che ritorno egli faccia! — In tutte parti,
In tutte parti allor via dal passaggio
Di Kriemhilde leggiadra a ognun fu indetto
Di sgomberar. Molti campioni arditi
Fûr visti allor con atti onesti andarne
215Alla chiesa con lei. L’uom sì avvenente
A quell’ora da lei si separava.
Così ella andava al monastero, e dietro
Molte donne seguian. Della regina
Tanto era adorna la persona bella,
220Che andavane frustrato ogni più alto
Desìo d’altrui. Veracemente nata
Era costei qual pascolo di molti
Prodi guerrieri agli occhi. A stento attese
Allor Sifrido che le sante preci
225Fosser cantate. Egli potea pur sempre
Alla fortuna sua render sue grazie,
Che tanto fosse a lui quella propizia
Ch’ei recava nel cor. Ma, con ragione,
Inchinevole ei pur ver la leggiadra
230Era per caldo amor. Quand’ella uscìa
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