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94 | I Nibelunghi |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu{{padleft:165|3|0]]
Questo consiglio seguirò. — Con questo
320Andavan elli, e a’ lor nemici intanto
Noto si fe’ che niun volea quant’essi
Oro offrivano in pria. Ma i lor diletti
E cari amici, nel paterno ostello,
D’essi, di pugne stanchi, avean desire.
325Colme targhe recavansi frattanto
Dal tesoro del re. Senza bilancie
Spartiva in copia a’ suoi diletti il sire
Fin cinquecento, e più ne dava ancora,
Fulgidi marchi. A re Gunthèr cotesto
330Gernòt ardito consigliava. Intanto
(Elli andarne volean) prendean commiato
Tutti, e fûr visti allor gli ospiti innanzi
A Kriemhilde venirne, anche ove assisa
Donna Ute si stava. Oh! mai non ebbero
335Miglior commiato cavalieri e prenci!
Ma quand’ei si partîr, vuoti rimasero
Tutti gli ostelli, e sol restò co’ suoi,
Nobili invero e valorosi, il sire
Gentil di Niderlànd. Egli co’ suoi
340Andarne si vedea di giorno in giorno