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xxii I Nibelunghi

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Quanto alla leggenda dell’oro, appare dai Nibelunghi che Sifrido s’insignorì di un gran tesoro un giorno ch’egli trovò Nibelungo e Schilbungo a piedi d’una montagna, intenti a spartirselo. Perchè essi lo pregarono di farne la spartizione e perchè erano riottosi e superbi, egli li uccise e si insignorì del tesoro che poi, morendo, lasciò alla sposa sua Kriemhilde. Ma Hagen l’ebbe poi nelle sue mani, e da ciò e dal desiderio di vendicar la morte di Sifrido procede l’odio implacabile che Kriemhilde aveva per costui. E appare più volte che l’oro dei Nibelunghi è possesso fatale che reca sventura a chi lo possiede; e tutti sel contendono. Sel contendono primi Schilbungo e Nibelungo, poi Sifrido lo toglie a questi due; morto Sifrido, il tesoro è trasportato in Niderland presso di Sigemundo, padre dell’estinto eroe, donde poi Hagen lo toglie per nasconderlo nel Reno. Sul finire del tragico poema, Kriemhilde ne re-

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