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I Nibelunghi 153

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Amorose guardar, ma la regina,
Qualcun sa forse, dimandò, chi mai
165Son cotesti ch’io veggo là sul mare
Così da lungi navigar? Egli hanno
Ampie le vele, che più assai d’intatta
Neve son bianche. — Così disse allora
Del Reno il prence: Ei sono i prodi miei
170Ch’io nel viaggio prossimi lasciai,
A’ quali or feci invito; ed elli, o donna,
Son giunti intanto. — Agli ospiti preclari
Grandi fecersi allor segni d’onore.
  Videsi ancor con sue vesti pompose
175Sifrido starsi nella nave e seco
Starsi altri prodi, e la regina disse:
  Signore il re, dir mi dovete voi
Se accoglier deggia gli ospiti venuti
O il saluto niegar. — Disse: A incontrarli
180Fuor del palagio sì dovete voi
Muovere, o donna. Intendan essi ancora
Che volentier li vediam noi. — Ben fece
Come il re volle la regina, e solo
Con diverso saluto ella fra gli altri

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