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I Nibelunghi | 157 |
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Altri frattanto le colmò gli scrigni
Di preziose gemme, e seco andarne
245Dovean gli stessi camerlinghi suoi,
Ch’ella fidanza non avea nell’uomo
Di Giselhero. A rider di cotesto
Gunthero ed Hàgen fer principio allora.
Ma la regina disse: A chi frattanto
250Lascierò la mia terra? E la mia mano
E la vostra pur anco ordine in pria
In ciò porranno. — Or fate voi, rispose
Il nobil sire, che qui venga alcuno
Che a tal fin più vi piaccia, e noi faremlo
255Vostro vicario qui. — La donna allora
Vide al suo fianco un de’ congiunti suoi
Più prossimi (fratello era alla madre
Costui della regina), e la fanciulla
Disse al congiunto suo: Vogliate voi
260Che affidati vi sian questi castelli
E la mia terra ancor, fin che comando
Abbia quaggiù di re Gunthèr la mano.
Da’ suoi consorti venti volte cento
Uomini scelse, quali fra i Burgundi