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I Nibelunghi 187

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  Con molte vaghe giovinette andava
Alla sala Kriemhilde, allor che d’alto,
205Dall’un de’ gradi in giù, balzò Gislhero
E disse: Or fate voi che le fanciulle
Tornino a dietro. Mia sirocchia sola
Esser qui dee daccanto al re. — Fu addotta
Kriemhilde là, dove rinvenne il sire,
210E v’eran pur di molte e principesche
Terre a l’intorno cavalieri illustri.
Là, nella sala spaziosa, indetto
Fu di restarsi alla regal fanciulla
In silenzio, e venuta era frattanto
215Alla mensa regal donna Brünhilde.
  Prence Gunthero così disse allora:
Sorella mia diletta assai, deh! solvi
Un giuramento mio con la tua stessa
Alta virtù! Con giuramento a un prode
220Io ti promisi. Ov’ei di te si faccia
Inclito sposo, con perfetta fede
Di me la volontà compiuta avrai.
  Disse l’illustre giovinetta: Mio
Fratel diletto assai, me non dovete

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