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192 | I Nibelunghi |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu{{padleft:263|3|0]]
Venuta gli sarìa dalla sua donna.
305Brünhilde sua con amoroso sguardo
A guatar cominciò; fe’ cenno poi
Che tralasciasse ogni ospite i graditi
Giochi dell’armi. Con la donna sua
Andarsi a letto volle il sire, e allora,
310Là dai gradini della sala, insieme
E Kriemhilde e Brünhilde s’incontraro.
Odio non anche era fra lor. Convennero
Lor consorti e famigli, e alcuno indugio
Non fecer elli, e nobili valletti
315Loro apprestâr le lampe. I cavalieri
D’ambo gl’incliti re si separaro,
E molti eroi con principe Sifrido
Andarne altri vedea. Là ’ve giacersi
Ambo dovean, sen vennero i duo prenci,
320E ciascun si pensò vincer la sua
Donna amorosa per amor. Cotesto
Dolce d’ognun l’alma rendea; ma gioia
Grande fu quella di Sifrido. Ratto
Che d’accanto a Kriemhilde si posava,
325L’inclito duce fea dell’amor suo,