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204 I Nibelunghi

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Ben che nulla di lui chiaro vedesse,
Gunthero udiva, chiaro udìa che cose
Là non si fean secrete ed intime. Elli
Scarso riposo avean sul letto! Come
570Se re Gunthero ei veramente fosse,
Gunthèr possente e ricco, il valoroso
Comportavasi. Ei cinse de le braccia
La leggiadra fanciulla, ed ella fuori,
Fuor dal letto il cacciò sovra d’un banco
575E di tal foggia, che la fronte sua
Alto suonò d’uno sgabel nell’urto.
  Novellamente con le forze sue
In piè levossi l’uom gagliardo. Ei volle
Più assai tentar; ma com’ei fe’ principio
580Vïolenza a inferirle, alto ne venne
Malanno a lui; nè cred’io già che mai
Maggior difesa da fanciulle o donne
Si facesse. E poiché non volle il forte
Dilungarsi da lei, levossi in piedi
585La giovinetta e disse: Oh! non dovete
La mia veste notturna in bianco lino
Così scompormi! E siete voi villano!

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