Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
208 | I Nibelunghi |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu{{padleft:279|3|0]]
L’uno dell’altro si giaceano al fianco
655Prence Gunthero e la fanciulla adorna,
E quei sì con l’amor la consolava,
Come addiceasi a lui. Così dovea
Dissimular la sua vergogna e l’ira
La giovinetta, e pallida si fea
660Un cotal poco a l’intimo e fidente
Starsi col suo signor. Deh! per l’amore
Quanta forza e virtù da lei disparve!
D’altra donna più forte anche non fue
Da quel giorno Brünhilde, e re Gunthero
665Con molto amore alla bella persona
L’accarezzava, e s’ella ancor volea
Resistere e tentar, qual mai potea
Toccarne frutto? Con l’amor suo grande
Ebbesi questo re Gunthero. Oh! come
670In dolce atto d’amor presso le giacque,
Fino al chiarir del dì, con caldo affetto!
Era tornato principe Sifrido,
Là ’ve fu accolto da una dolce sposa.
Ei sì l’inchiesta indovinò, che in mente
675Ella pensata avea; ma lungo tempo