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242 | I Nibelunghi |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu{{padleft:313|3|0]]
Che così lieta in la Burgundia terra
Donna Kriemhilde non avesse donna
60Brünhilde un giorno accolta. A chi non vide
In pria cotesto, si fe’ noto allora
Che fosse d’allegrezza un nobil senso.
Anche venuto co’ gagliardi suoi
Era prence Sifrido. E furon visti
65Andarne qua e colà, da tutte parti
Del campo, i prodi, con lor schiere molte
Ed infinite, onde evitar nessuno
Potea la polve e l’accalcarsi. Ratto
Che l’ospite regal Sifrido scorse
70E con lui Sigemundo, oh! favellando
Quanto affetto mostrò! Deh! che voi siete
A me, dicea, li benvenuti assai
E a questi amici miei! Fieri e superbi
Saremo noi per che veniste in corte!
75Sigmundo, l’uom che avea l’onore in cura,
Rispose: Iddio vi ricompensi intanto!
Dal giorno che Sifrido, il figlio mio,
Voi per amici s’acquistò, pensava
Sempre l’anima mia ch’io vi dovessi