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248 I Nibelunghi

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190Tanto grande il fragor, di flauti ancora,
Che per esso echeggiava alto a l’intorno
Worms ampiamente spazïosa. Tutti
Gli animosi guerrieri a’ lor cavalli
Vennero, e tosto incominciò in la terra
195Di molti e buoni eroi un fero gioco,
A’ quali assai mirò la gente; e questo
Dava ardimento a’ giovinetti cuori,
Mentre sotto a’ pavesi assai gagliardi
Buoni e valenti si vedean. Si assisero
200L’inclite donne a le finestre e molte
De le fanciulle vaghe. Adorna tutta
La lor persona; ed elle i fieri giochi
Degli arditi vedean. Ma il re principio
Fe’ al cavalcar co’ suoi congiunti amici.
  205Così quell’ore ei trapassar, che lunghe
Lor non parvero intanto. E già s’udìa
Là dal duomo un frastuon di varie squille,
E venner tosto i palafreni. Andarno
Cavalcando le donne, e molti prodi
210Seguìan da sezzo l’inclite regine.
  Sull’erba elle scendean dal monastero

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