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264 | I Nibelunghi |
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Disse prence Sifrido: E se tal cosa
Ella dicea, n’avrà, pria che da tanto
275Io mi ritragga, e cruccio e duol. Ma innanzi
A tutti i prodi tuoi, col mio più grande
Giuramento vogl’io chiaro mostrarti
Ch’io di cotesto nulla dissi mai.
Del Reno il prence cosi disse: A noi
280Tu fa veder cotesto. E se tu avanzi
Il giuramento e il giurar tuo s’avvera,
Libero e sciolto d’ogni falsa accusa
Ti lascierò. — Fu ingiunto allor che in cerchio
Di Borgogna gli eroi si radunassero,
285Superbi e fieri; e già stendea la mano
Sifrido ardimentoso al giuramento,
Quando il nobile re così parlava:
Vostra grande innocenza, ecco, ben nota
Per tal via mi si fa. Libero e sciolto
290Io lascierovvi che giammai tal cosa
Si facesse da voi quale di voi
La mia sorella afferma. — Oh! s’ebbe gaudio,
Sifrido rispondea, perch’ella il core
Di Brünhilde affliggea, la donna mia,