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I Nibelunghi | 300 |
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Terra le fiere che colpite e sfatte
Avea la mano di Sifrido, e intanto,
Quando alcun le vedea, molte eran dette
335D’onor parole a lui; ma la sua fede
Hàgen, duro soverchio, a lui rompea.
Poi che andarne volean là, sotto ai tigli
Della fontana: Mi fu detto assai,
Hàgene disse di Tronèga intanto,
340Che niuno inseguir può, s’egli andar vuole,
L’uom di Kriemhilde. Ei voglia almen
cotesto
Qui lasciarci veder! — Disse quel forte
Sifrido allor di Niderlànd: Cotesto
345Provar voi ben potete, ove con meco
Sino alla fonte correre vi piaccia,
Gareggiando con me. Ciò di tal guisa
Facciasi, che si dia sua giusta laude
A chi si vegga vincere la prova.
350Anche di ciò farem la prova, disse
Hàgene, inclita spada; e questo aggiunse
Sifrido il forte: Ed io, per ciò, dinanzi
A’ vostri piedi, sovra l’erba verde,