< Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

I Nibelunghi 307

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu{{padleft:378|3|0]]

500Vider morto l’eroe, sovra una targa
Che d’oro risplendea, sì l’adagiavano
E a consiglio venìan di qual mai guisa
Avverarsi potea che si celasse
Ciò che Hàgen fatto avea. Diceano molti:
  505Male ci accadde! Ora celar v’è d’uopo
Tutto e del pari asseverar che lui,
L’uom di Kriemhilde, uccisero i ladroni,
Mentr’egli andava per la selva, allora
Che solo a caccia cavalcar volea.
  510Hàgene disse di Tronèga: Io solo
Il recherò a la terra. È lieve cosa
Per me che noto ciò si renda a lei
Che di Brünhilde in così fiera guisa
L’anima rattristò. Poco d’assai
515Di quanto piangerà, davver! m’importa.


Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.