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I Nibelunghi | xxxix |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu{{padleft:38|3|0]]il desiderio di riaver l’oro dei Nibelunghi che Hagen le ha tolto con violenza, sembra che, morto Sifrido, il cuore di costei si chiuda d’un tratto ad ogni affetto umano. Perchè essa con poche parole e poche lagrime si distoglie dall’unico figlio suo natogli da Sifrido, e presto se ne dimentica e l’abbandona per sempre allorquando, chiesta in isposa da re Etzel, si toglie da Worms per recarsi all’amplesso del novello sposo. Il quale è compiaciuto da lei nella sua domanda non perchè ella speri di ricambiarlo d’amore e di consolarsi della morte del primo sposo, ma soltanto perchè il potente signore le agevolerà la vendetta e il riacquisto dei perduti tesori. Anche un secondo figlio, nato da lei e da Etzel, essa perde più tardi, anzi in guisa crudele, allorquando Hagen inferocito gliel’uccide sotto gli occhi, ed essa non se ne dà per intesa. Ma Hagen è il vero autore della uccisione di Sifrido, e però su lui soltanto deve sca-