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312 I Nibelunghi

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Ciò consigliò Brünhilde e ciò compìa
Hàgen per lei! — Si fe’ condur la donna
Là dove il prode ritrovò. La bella
Testa ne sollevò con le sue mani
60Bianchissime, e di sangue anche se tinto,
Ella ratto il conobbe. Ecco, giacca
Miseramente assai l’eroe gagliardo
Del suol de’ Nibelunghi, e con gran doglia
Così gridava la regina, lei
65Di cuor sì dolce: Ahimè! pel mio dolore!
Ed è qui la sua targa e non di spada
Ell’è forata, e tu cadesti ucciso.
Deh! s’io saprò chi fe’ cotesto, sempre,
Sempre di lui starò ad ordir la morte!
  70E piangeano e gemean tutti i famigli
Con la lor donna cara; aspro dolore
D’essi era questo per il nobil sire
Che perduto elli avean. Forte davvero
Hàgen lo sdegno di Brünhilde avea
75Vendicato così. La dolorosa
Diceva intanto: Di qui andar dovete
Di Sifrido a destar subitamente

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