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I Nibelunghi | 325 |
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Eppure, altri fe’ noto a chi volea
Prendersi cibo, che in gran copia dato
Altri gli avrìa, che questa di Sigmundo
345Era la cura. Gran travaglio intanto
Ai Nibelunghi si fe’ noto allora.
Per quello spazio di tre dì, cotesto
Così udimmo narrar, quanti sapeano
Canti da chiesa, molte a sopportare
350Avean fatiche; oh! quante a lor si diêro
Copiose offerte! E ricco divenìa
In bastante misura ognun che assai
Era meschino, e quanti si rinvennero
Poverelli a l’intorno, essi che nullo
355Avean possesso, altri chiamò al divino
Sacrifizio con l’or che si ritrasse
Del morto sire dal tesoro. Vivere
Di più non gli è concesso, e però intorno
Molti fûr dati per l’anima sua
360Marchi a migliaia. Ancora, in quella terra,
Di campi concedea la nobil donna
I proventi e spartìa là ’v’eran genti
Povere e monasteri. Anche danari