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I Nibelunghi xlix

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu{{padleft:48|3|0]]il poeta dei Kürenberger, e, senza badare all’anacronismo, s’è pensato di potere agevolmente, come ha fatto, render contemporaneo de’ suoi eroi il vescovo di Passavia, farlo anzi fratello della regina Ute e però zio materno di Gunther e di Kriemhilde. Anche un altro personaggio storico, ben più grande e illustre del buon vescovo Pellegrino, Teodorico re degli Ostrogoti, sotto il nome di Dietrico da Verona, a dispetto di più di mezzo secolo che separa Attila da lui, è detto vivere esule alla corte di Etzel e di Kriemhilde, alla quale egli dà molte prove di rispetto e di devozione. Ciò tuttavia non è proprio dei Nibelunghi soltanto, ma ancora dell’Edda, laddove il re Thiodrek (Teodorico) è più volte ricordato siccome consigliere intimo di Gudruna che già sappiamo essere la Kriemhilde dei Nibelunghi. Donde s’intende che per tempo assai un elemento gotico è pure entrato nella composizione di questa grande leggenda epica,

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