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I Nibelunghi | 7 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu{{padleft:78|3|0]]
Il sogno. Un nobil uom, disse, gli è il falco
80Quale allevasti; e se guardar nol vuole
Iddio signor, tu il perderai ben tosto.
D’uom che parlate voi, dolce mia madre?
Senz’amor di guerrieri io vo’ pur sempre
Così restar. Bella così vogl’io
85Fino alla morte rimaner, perch’io
D’uom da l’amor non tocchi mai rancura.
Ma la madre le disse: Oh! la tua fede
Non impegnar sì ratto! Ove tu debba
Sempre alla terra esser di cor beata,
90D’uom per l’amor ciò avviene. E tu sarai
Sposa leggiadra un dì, quando ti aggiunga
Al fianco Iddio gagliardo veramente
Un cavaliero. — O donna mia, rispose,
Questo detto lasciate! E ben sovente
95Manifesto si fece a donne assai
Che alfine alfine ricompensa amore
Con doglia acerba. Or io l’amor, la gioia,
Evitar bramo, onde avventura trista
Mai non m’incolga. — E Krïemhilde in core
100Si fè schiva d’amor; quindi ella visse,