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x I Nibelunghi

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu{{padleft:9|3|0]]logie indiana e persiana, greca e italica, perchè racconta di Sifrido, il bello e giovane eroe dagli occhi rilucenti, che uccide un drago ai piedi di una montagna e si bagna nel sangue e diventa invulnerabile. Egli è, come tale, il nobile e fatato guerriero che muore tradito nel fiore degli anni, una lontana, ma pur sempre vivace reminiscenza del mito del sole che disperde la nuvola tenebrosa e le potenze demoniache dell’aria. Tale almeno, senza esaminarla, è l’interpretazione che secondo la mitologia vuolsi dare alla storia dell’eroe.

Non a caso abbiam detto di sopra quale e in qual misura il mito di Sifrido è entrato nella narrazione dei Nibelunghi, perchè appunto nei Nibelunghi esso non è che esposto come episodio e fuggevolmente, e molti particolari che pur servono a far meglio risaltare la figura del fatato eroe, o vi sono oscuramente notati o taciuti del tutto. Nè si potrebbe ora conoscerli, nè ci sarebbe

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