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I Nibelunghi 19

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  Cotal novella udì Sigmùnd. La disse
La gente sua. Quando il voler del figlio
Così noto gli venne, alto un affanno
Fu pel suo cor, che l’illustre fanciulla
40Quei disïasse dimandar. Sentore
Pur n’ebbe Sigelinde, inclita donna
Del nobil sire, e grande in cor n’avea
Pel viver del suo figlio affanno e cura,
Ch’ella ben conoscea Gunthero e tutte
45Le genti sue. Principio allor fu posto
L’amoroso desio dal cor del prode
A sradicar. Diletto padre mio,
Il pro’ Sifrido favellò, per sempre
Senza l’amor di nobil donna in terra
50Io mi vivrò quand’io, là 've il mio core
Ha grande amor, non volgessi il desire.
Qualunque cosa altri dir possa, nullo
Consiglio fia. — Se ritrarti non vuoi,
Dissegli il prence, al voler tuo con fermo
55Desìo m’acconcerò; meglio ch’io possa,
Aita ti darò fino alla meta,
Ben che molti superbi e riottosi

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