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I Nibelunghi | 25 |
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Sifrido ardimentoso in quella terra
Di re Gunthero. Oh no! vesti più ricche
170Mai non fûr viste indosso a valorosi!
Ma discendean le punte di lor spade
Fino agli sproni, e cuspidate lancie
Recavano gli eletti cavalieri,
E Sifrido una spada ampia recava
175Di ben due spanne, qual con la sua lama
In terribile guisa alto fendea.
Le redini dorate elli reggeano
Con la destra, e di seta i pettorali
Eran de’ palafreni. In questa foggia
180Ei vennero alla terra, e intorno intorno,
Da tutte parti, incominciò la gente
A rimirarli a bocca aperta. Allora
Molti ai venienti eroi corsero incontro
Uomini di Gunthero. I prodi illustri,
185Cavalieri e garzoni, ai prenci incontro
Così venian (dritto sovrano è questo)
E ne la terra del lor sire i nobili
Suoi ospiti accogliean, togliean di mano
I palafreni con loro ampi scudi.
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