Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
I Nibelunghi | 481 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu{{padleft:122|3|0]]
Chè il tempo è questo. Invito a voi si fea,
Ardimentosi eroi, perchè alla terra
205D’Ètzel morir doveste; ed ha sua morte
A sè daccanto quei che là cavalca.
Hàgene disse allor: Senza bisogno
Voi c’ingannate. Come mai cotesto
Avverarsi potrìa che tutti morti
210Là restarci dovrem d’alcun per odio? —
E quelle incominciâr con maggior cura
Lor sermone a esplicar. Dicea cotale:
Questo così avverrà che niun di voi
Salvo possa restar, se pur ne togli
215Il sacerdote del tuo re. Ci è noto
Ch’ei tornerà di Gunthero alla terra
Incolume. — E l’ardito Hàgene intanto
Così dicea con alma corrucciosa:
Doloroso sarìa narrar cotesto
220A’ miei prenci, noi tutti appo quegli Unni
Dover perder la vita! Or tu ci mostra,
O la più saggia de le donne, il passo
Di là da l’onde. — E quella rispondea:
Poi che accoglier non vuoi pel tuo vïaggio