< Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

I Nibelunghi 497

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu{{padleft:138|3|0]]

  35Poi che nemici su cotesta via
M’ho procacciati, veramente noi
Avremo assalti. Il navalestro stesso
Io questa mane uccisi. E quelli intanto
Sanno cotesto. Arditamente all’opra
40Deh! vi ponete, ove Gelpfràt ed Èlse
Oggi movano assalto ai nostri amici,
Sì che lor danno tocchi. Ardimentosi
Sì li conosco, e non fia mai che questo
Da lor si lasci. Ma voi fate i vostri
45Destrieri andar più lenti, e non si creda
Alcuno mai che per la via fuggiamo.
  Questo consiglio vo’ seguir, dicea
Gislhero il valoroso. E chi frattanto
Fia che guidi in la terra csti famigli?
  50Elli dicean: Volkèr faccia cotesto,
Chè passaggi e sentieri gli son noti,
Egli, di giga il suonator valente.
  Prima che tutto lor desìo per loro
Espresso fosse, starsi in armi visto
55Fu quel di giga suonatore. Avvinse
L’elmo, e di vaga tinta alto-splendente

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.