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514 I Nibelunghi

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Uom di Gunthero. E tale ancor sen viene
Con essi; egli è Dancwarto, e un altro
  appellasi
Volkero, di virtù ricco d’assai.
15Tutti i sei prenci con la figlia mia
Baciar v’è d’uopo, e presso agli altri prodi
Restarvi con cortesi atti ed onesti.
  E le donne assentìan, pronte nell’alma
A cotesto, e però da’ lor forzieri
20Le vesti si cercâr meravigliose,
Chè con esse a l’incontro de’ gagliardi
Voleano incamminarsi. Oh! gran faccenda
Quella fu inver delle leggiadre donne!
  Falso color di minio in esse alcuno
25Non ritrovò. Portavano alla fronte
Bende lucenti d’or (cappelli egli erano
Ricchi e pomposi), perchè il vento sperdere
Lor belle chiome non potesse. Questa,
Sulla mia fede, è veritiera cosa.
  30In tal faccenda lasciam noi le donne,
Chè qui, pel campo, un correre d’assai
Di Rüedgero si fea dai famigliari

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