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516 | I Nibelunghi |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu{{padleft:157|3|0]]
55Ed a le vesti, tal farò difesa,
Che niuna cosa perderassi, quale
Danno vi rechi quanto d’uno sprone,
E voi, famigli, i padiglioni al campo
Ratto spiegate; e se qualcuna cosa
60Qui perderete, di cotanto resto
Io qui mallevador. Togliete adunque
Le briglie e andar lasciate i palafreni.
Raro d’assai fe’ un ospite cotesto
Pria di quel dì; però allegrârsi molto
65Gli ospiti mo’ venuti, e come a questa
Cura si attese, cavalcando i prenci
Di là venìan, gittavansi su l’erba
Da tutte parti lor famigli. Aveano
Grand’agio invero, e penso che giammai
70Cosa più cara di cotesta in quello
Vïaggio a loro non toccò. Discesa
La nobile margravia era frattanto
Dinanzi al borgo con la figlia sua
Molto leggiadra, e furon viste allora
75Lor starsi al fianco le amorose donne
E molte vaghe giovinette. Assai