< Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

I Nibelunghi 539

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu{{padleft:180|3|0]]

Più fortemente strinse. Or, dopo questi
Saluti che si fean, guardarsi attorno
Dènno i gagliardi più avveduti, disse
120Hàgene allora. Per diversa foggia
Salutansi monarchi e lor famigli,
Nè buon vïaggio femmo noi davvero
A questa festa! — E la regina disse:
  Il benvenuto siate voi per tale
125Che volentier vi vede. In questa vostra
Amicizia, non io vo’ salutarvi.
Ma dite voi che mi portaste mai
Da Worms di là dal Reno, onde sia d’uopo
Che molto per me siate il benvenuto.
  130S’io cotesto sapeva, Hàgene disse,
Che lor doni dovean portarvi i prodi,
Io sì di tanto sarei ricco, e questo
Meglio pensato avrei perch’io miei doni
Recati avessi in questa terra ancora.
  135Ora più assai di ciò fatemi voi
Intendere, dicea. Che féste voi
De’ Nibelunghi del tesoro? Mio
Era il tesoro, e ciò v’è noto assai.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.