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564 | I Nibelunghi |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu{{padleft:205|3|0]]
Ma fûr veduti gli ospiti a l’intorno
15Da tutte parti spingerai, e Volkero
Arditamente così disse agli Unni:
Deh! come osate voi dinanzi a’ piedi
Ir de’ gagliardi? Da cotesto voi
Se non cessate, altri faravvi doglia,
20Ed io sì grave assesterovvi un colpo
Di questi giga, che se alcun di voi
Ha l’amanza, davver! ch’ella di tanto
Pianger dovrà! Perchè lungi non ite
Dai cavalieri? E ciò sembraci buono,
25E tutti son chiamati cavalieri,
Ma di coraggio egual tutti non sono.
Di giga il suonator così parlava
In suo disdegno, e guardavasi dietro
Hàgene intanto e sì dicea: Del giusto
30Davvi consiglio il menestrello accorto.
A’ vostri alberghi ora v’è d’uopo andare,
Di Kriemhilde guerrieri. E niun di voi,
Credo, farà ciò che desìa. Se cosa
Volete alcuna incominciar, venite
35A noi dimani al primo albore e questa