Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
576 | I Nibelunghi |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu{{padleft:217|3|0]]
60Le targhe innanzi a’ piedi, e se qualcuno
V’offre tristo saluto, il compensate
Con profonda ferita che dia morte.
Questo è d’Hàgen consiglio, onde si trovi
Che assai con lode sì vi comportate.
65Andavan ambo, ed Hàgene e Volkero
Dinanzi a quella vasta cattedrale,
E ciò si fea per essi e ciò voleano
Saper di certo se del re la donna
Sarìa sforzando presso a lor passata,
70E grave cruccio stava in lor. Venìa
Il signor della terra e venìa seco
La leggiadra sua donna, e la persona
D’ardimentosi cavalier che seco
Avanzar si vedean, tutta di ricche
75Vestì era adorna. Anche levarsi in alto
Fu veduta la polvere, da quello
Di Kriemhilde corteggio. Allor che sire
Ètzel possente così armati scorse
Re Gunthero e i famigli, oh! con qual forza
80Di baldanza gridò: Perché vegg’io
Venir gli amici miei con loro elmetti?