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580 | I Nibelunghi |
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Uomini molti, e al riguardar principio
Ètzel fece e Kriemhilde. Ecco, alla giostra
Venìan seicento eroi, i valorosi
Di Dietrico, di contro agli stranieri,
150E sì volean con que’ Burgundi alcuno
Aver sollazzo in armi; e se concesso
Avesse ciò Dietrico, ei volentieri
Fatto cotesto avrìan. Deh! quanti buoni
Cavalieri venìan con tal desire!
155E ciò fu detto a re Dietrico, ed ei
Di Gunthero con gli uomini vietava
Dell’armi il giuoco. Egli temea pe’ suoi,
Chè incolto sì gli avrìa rancura certa.
Poi che di là cotesti di Verona
160Andavano così, vennero innanzi
Da l’ostello regal que’ di Rüedgero
Da Bechelara, cinquecento, e sotto
A’ lor pavesi. Dolce cosa intanto
Era cotesta pel margravio, allora
165Che ciò evitato avessero, e con molta
Accortezza però tra le lor schiere
Ei si cacciò, gridò a’ gagliardi suoi